Enrico Letta neanche ha chiuso la porta dietro di se che già impazza il toto-ministri. Nomi su nomi, ma ancora nessuno ha spiegato perché è successo, considerato che in ogni intervista l’ormai ex premier non faceva che snocciolare risultati e numeri del suo operato.
Mi sembra di ricordare che al giuramento il buon Enrico Letta si dette un termine (18 mesi) e delle priorità (legge elettorale in primis).
Beh, è durato grosso modo la metà e la legge elettorale niente.
…faccio fatica a ricordare qualcos’altro….
Il prossimo presidente del consiglio, quel Matteo Renzi rinnovatore, agitatore, rottamatore, il nuovo che avanza sta esordendo grazie a vecchie e stantie tattiche democristiane (intrighi e movimenti nelle buie stanze).
E così ci avviamo a sorbirci il 3° governo dei non eletti.
Ma questo, chiaramente, nell’interesse nostro, è il paese che lo chiede, come ci ricordano ad ogni intervista sti politichicci.
Stanno lavorando per noi, è io mi sento un po’ più tranquillo… lo spauracchio della legge elettorale fa un po’ meno paura.
ps: caro Enrico se tu sei un maestro zen noi italiani siamo #ProfessoriZen³